La strategia del governo per abbattere le liste d'attesa "è del tutto inadeguata. Basta vedere cosa è successo negli anni passati con simili strategie, che si sono rivelate inefficaci": così ha commentato Guido Quici, presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, a cui aderiscono le sigle Anpo-Ascoti, Cimo, Cimop e Fesmed. Lo scrive lo stesso sindacato in una nota. E' una manovra, osserva Quici, nella quale "per la sanità forse ci sono più soldi, ma non ci sono idee innovative capaci di risolvere un problema destinato a protrarsi nel tempo. Senza azioni coraggiose, che prevedano una riforma complessiva del Servizio sanitario nazionale e una revisione del rapporto tra territorio e ospedali, non vedremo alcun risultato tangibile". Per Quici è "inaccettabile continuare a chiedere ulteriori sforzi e impegno al personale sanitario dipendente, già stremato da condizioni di lavoro insostenibili, per garantire più prestazioni e quindi accorciare i tempi di attesa. Pensare che il premio di una defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive possa indurre i medici a lavorare ancora di più e a sacrificare in misura ancora maggiore la propria vita privata è pura illusione".
Inviato da Mauro Marziali
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