Quici (CIMO): «Siamo soddisfatti. Colmate lacune create dal contratto vigente e sanciti principi fondamentali che ci consentiranno di fare ulteriori passi avanti nel CCNL 2022-2024». Catalini (FESMED): «Contratto atteso da quasi tre anni. Miglioreranno le condizioni di lavoro»
Roma, 28 settembre 2023 – Dopo mesi di trattativa, tutte le organizzazioni sindacali che rappresentano circa 135.000 medici, veterinari e dirigenti sanitari hanno firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro2019-2021. Sono previsti aumenti medi pari a circa 150 euro lordi al mese e sono state introdotte numerose novità nella parte normativa del contratto, che consentiranno di migliorare le condizioni di lavoro all’interno delle strutture sanitarie.
«Ci riteniamo soddisfatti dei risultati ottenuti nel corso della trattativa – commenta Guido Quici, Presidente CIMO – ma ci sono senz’altro alcuni aspetti che dovranno essere ancora perfezionati, come l’orario di lavoro. Sono però stati sanciti alcuni principi essenziali che ci consentiranno, nel CCNL 2022-2024, di fare ulteriori passi avanti per andare incontro alle esigenze dei medici e valorizzare al meglio il loro ruolo».
«Oggi è un giorno importante per i medici e i dirigenti sanitari, che aspettavano questo contratto da quasi tre anni – dichiara Giambattista Catalini, Presidente FESMED -. Anni in cui abbiamo dovuto affrontare l’emergenza Covid, turni di lavoro infiniti causati dalla carenza di personale e livelli di stress senza precedenti. Siamo convinti che questo contratto consenta di migliorare le condizioni di lavoro negli ospedali e di armonizzare la vita professionale con quella privata e familiare, con la speranza di porre un freno alla fuga dei professionisti dalla sanità pubblica. Avremmo potuto fare di più? Sicuramente, ma per questo CCNL abbiamo ottenuto il massimo possibile. Ora bisognerà iniziare a lavorare in vista del contratto 2022-2024».
Ecco le principali novità previste dal contratto:
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