martedì 27 maggio 2025

CARRIERA OSPEDALIERA SCIPPATA


Le Università stanno occupando gli ospedali. E i medici universitari stanno tagliando drasticamente le prospettive di carriera dei medici ospedalieri. La cosiddetta "clinicizzazione" delle strutture sanitarie è in costante espansione, andando ben al di là delle necessità dettate dalla didattica e dalla ricerca e rappresentando sempre più una mera occupazione di spazi e di potere e una minaccia per gli ospedalieri. Un fenomeno insopportabile davanti al quale i sindacati ANAAO ASSOMED e CIMO-FESMED e la società scientifica ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) non possono più rimanere in silenzio.

Si assiste infatti frequentemente all'ampliamento, sulla base di accordi siglati da Atenei e Regioni, delle attività didattiche in reparti o intere strutture assistenziali che in molti casi non hanno nemmeno i numeri o la casistica necessari a giustificare la presenza dell'Università; la direzione di tali unità operative viene quindi affidata a professori universitari nominati dal Rettore – e che quindi non devono superare un concorso come invece richiesto agli ospedalieri che ambiscono a diventare direttori di struttura - nonostante il personale medico sia prevalentemente, se non esclusivamente, ospedaliero. All'improvviso, dunque, gli ospedalieri si ritrovano non solo senza alcuno sbocco di carriera, ma devono anche farsi carico della responsabilità di occuparsi della formazione pratica dei medici specializzandi affidati a quel determinato reparto. Senza percepire alcun compenso aggiuntivo, ovviamente.
ANAAO ASSOMED, CIMO-FESMED e ACOI chiedono dunque al Ministero della Salute e alla Conferenza delle Regioni di intervenire urgentemente per porre fine a un espansionismo senza controllo che calpesta i diritti dei medici ospedalieri.
«Ci rifiutiamo di condannare i medici ospedalieri a cedere spazi e competenze all'Università - dichiara Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale ANAAO ASSOMED – e relegarli nella riserva di un SSN povero e per i poveri, lasciando ad altri il 'lusso' della formazione, della didattica e dell'assistenza nei settori ad alta specializzazione. È necessario un intervento deciso per rendere i rapporti Università-SSN meno conflittuali e più rispettosi dei reciproci fini istituzionali. Anche per costruire il livello di integrazione necessario a superare il vissuto da "separati in casa" che caratterizza la situazione attuale».

«In un momento di particolare crisi dei medici ospedalieri, costretti a lavorare in condizioni inaccettabili per far fronte alle gravi carenze di personale, è intollerabile aggiungere ulteriori cause di demotivazione, che spingeranno sempre più colleghi ad allontanarsi dal SSN - dichiara Guido Quici, Presidente CIMO-FESMED -. Occorre definire in modo chiaro e trasparente la dotazione strutturale e l'organizzazione necessarie alla didattica e alla ricerca, al fine di evitare di disperdere in mille rivoli risorse fondamentali e di creare una reale collaborazione tra Università e ospedali nel rispetto delle funzioni e dei ruoli di ciascuno, dando vita agli ospedali di insegnamento per garantire una formazione di qualità ai medici specializzandi».

«La nostra professione, come sanno anche i più distratti, è assolutamente delicata – aggiunge Vincenzo Bottino, Presidente ACOI -: vive quotidianamente, e a vita, tra formazione permanente e azioni sul campo. Elementi come la professionalità, la capacità di gestire il team, il supporto agli specializzandi, il rapporto con i pazienti fino alla direzione delle unità operative dovrebbe premiare - o quantomeno mettere in condizione di partecipare - anche le figure professionali che conoscono bene le dinamiche delle sale operatorie e che sono supportate da percorsi accademici e formativi di livello. Il nostro lavoro, sempre per i più distratti, è quello di salvare la vita delle persone: per farlo, serve una straordinaria conoscenza teorica ma anche una necessaria capacità operativa. Decidere di premiare solo una di queste due competenze - oggi evidentemente la prima - significa mettere a rischio la vita dei nostri pazienti. Forse è bene ricordarlo a tutti, anche ai più distratti che hanno potere decisionale».

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giovedì 22 maggio 2025

Commissione affari sociali



La Federazione CIMO-FESMED è stata audita ieri mattina dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati sul ddl "Misure di garanzia per l'erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria". È stato sottolineato come, per ridurre i tempi di attesa per l'accesso ai LEA, occorra rilanciare l'offerta sanitaria investendo nel Servizio sanitario nazionale e riformandone l'organizzazione attraverso un intervento legislativo organico e di respiro più ampio, che porti alla soluzione delle vere cause dei tempi di attesa: la carenza di personale e di posti letto, di ambulatori e di strutture.

Tra le richieste principali presentate dal Presidente Guido Quici, la reintroduzione dell'affidamento ai medici, in maniera esclusiva, di diagnosi, prognosi e terapia: la precisazione "in maniera esclusiva" era infatti prevista nel testo originale ma è stata eliminata dal Senato, rendendo possibile una commistione di ruoli e responsabilità che rischia di compromettere la sicurezza delle cure.

Inoltre, Quici ha evidenziato l'importanza di includere rappresentanti dei professionisti sanitari nel Sistema Nazionale di Governo delle Liste di Attesa e nell'Osservatorio nazionale delle liste di attesa; ha sottolineato l'inefficacia delle soluzioni individuate per combattere le liste d'attesa, basate esclusivamente su prestazioni aggiuntive e su contratti precari; ha inoltre denunciato la decurtazione del 50% dei fondi stanziati dalla legge 213 del 30 dicembre 2023 per finanziare l'incremento della tariffa per le prestazioni aggiuntive dei medici dipendenti del SSN al fine di ridurre le liste d'attesa; infine, ha ancora una volta rimarcato la necessità di subordinare l'accesso ai fondi per la sanità privata accreditata alla firma dei contratti collettivi dei dipendenti.

Disponibile sul sito della Federazione il Testo presentato alla Camera
https://www.federazionecimofesmed.it/2025/05/20/ddl-prestazioni-sanitarie-audizione-cimo-fesmed-diagnosi-prognosi-e-terapia-a-medici-in-via-esclusiva/

Su YouTube disponibile il video dell'audizione: https://youtu.be/TCz_7BkGO3E

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